Coppa Italia
Coppa Italia, 2019/2020
SORTEGGI OTTAVI DI FINALE 2019/2020
Si è tenuto oggi il sorteggio per stabilire l'ordine di svolgimento degli Ottavi di Finale della Coppa Italia 2019/2020.
Questi gli incontri:
Napoli-Perugia
Lazio-Cremonese
Fiorentina-Atalanta
Inter-Cagliari
Milan-Spal
Torino-Genoa
Parma-Roma
Juventus-Udinese
Date e orari delle gare saranno rese note nei prossimi giorni.
Coppa Italia, 2018/2019
La Coppa Italia 2018-2019, chiamata a partire dalle semifinali di ritorno TIM Cup per motivi di sponsorizzazione,[1] è stata la 72ª edizione della manifestazione calcistica. È iniziata il 28 luglio 2018 e si è conclusa il 15 maggio 2019. Ad aggiudicarsi il trofeo è stata la Lazio, al settimo successo nella manifestazione. In finale i biancocelesti hanno sconfitto l'Atalanta per 2-0 conquistando l'accesso alla fase a gironi della UEFA Europa League 2019-2020.
Tabellone 2017/2018
Che senso ha giocare d'inverno, infrasettimanale, di sera? Il vivo della Coppa Italia viene relegato a dicembre-gennaio, con stadi vuoti a causa del freddo: certo, anche la contingenza con il calendario di Serie A e Serie B sarebbe da risolvere, e questo potrebbe avvenire solamente con la riduzione delle squadre partecipanti a massimo campionato e cadetteria.
La Juventus ha vinto la Coppa Italia 2017-'18 battendo 4-0 in finale il Milan.
Il Milan dura un tempo poi lo strapotere della Juventus ha la meglio sui rossoneri, seppelliti 4-0 nella finale di Coppa Italia. Ci mette del suo anche Gigio Donnarumma, atteso nel derby generazionale contro Gigi Buffon: due suoi bruttissimi errori (sul secondo e terzo gol) spianano la strada ai bianconeri che incassano così il quarto 'doblete' consecutivo (anche se per lo scudetto è solo ormai una questione formale). Dopo un primo tempo equilibrato, con un'occasione per parte (una per Cutrone e una per il croato), nella ripresa lo spartito cambia al 56' con Benatia che sugli sviluppi di un corner beffa tutti. Ci si attende la reazione rossonera ma Donnarumma su tiro di D.Costa sbaglia la presa (61') col pallone che gli sfugge in rete. E' il tracollo perchè al 64' Gigio non trattiene un facile pallone regalandolo a Benatia per il 3-0. Il poker è servito al 76' e ci pensa Kalinic (subentrato a Cutrone) che di testa insacca nella propsia porta. Poi solo girandola di cambi in casa Juve e la meritata festa.
Juventus-Milan, finale di Coppa Italia: l'appuntamento è mercoledì 9 maggio alle 21 allo stadio Olimpico di Roma.
Sarà Antonio Damato, della sezione di Barletta, l'arbitro designato per dirigere la finale. I guardalinee saranno Di Fiore e Dobosz, quarto uomo Guida. Var e assistente var Irrati e Vuoto.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale i calciatori, i dirigenti e gli staff tecnici di Juventus e Milan. All'incontro sono intervenuti il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Presidente della Lega Serie A Gaetano Miccichè e i capitani delle squadre finaliste Gianluigi Buffon e Leonardo Bonucci.
'L'Italia non può essere una nazione mediocre e per questo ci affidiamo a una persona come lei', ha detto il capitano della Juventus, Buffon, parlando al Quirinale durante l'incontro col Presidente della Repubblica. "Dobbiamo avere fiducia in un futuro più prospero e migliore, lo meritiamo".
Semifinale
Atalanta - Juventus: 0-1
Milan - Lazio 0-0
Basta un guizzo di Higuain in un buon primo tempo contro un'Atalanta poco brillante alla Juventus per fare sua di misura la semifinale di andata di Coppa Italia, ma i bianconeri di Allegri devono erigere un monumento a Buffon che abbassa la saracinesca su tiro dal dischetto e su azione risultando decisivo da neo quarantenne in vena di prolungamento di una straordinaria carriera. Bastano un paio di minuti al Pipita per prendere le misure a una difesa di casa un po' statica impegnando Berisha defilato a sinistra e tre per insaccare bevendosi gli aspiranti marcatori - Masiello in primis - come birilli nella nebbia dopo aver recuperato palla sulla trequarti grazie al contrasto Khedira-de Roon.
All'ottavo Hateboer prende la linea di fondo per l'incornata stracca a campanile di Freuler, appena due giri di lancetta dopo la chiusura dell'olandese su Khedira servito da Douglas Costa in orizzontale. I bianconeri in kit giallo sembrano in pieno controllo, ma qualche break i nerazzurri se lo sanno concedere: al 18' la sovrapposizione lungo la catena di destra consente a Toloi di pescare in area Cornelius, murato nel suo tentativo da Pjanic. Una cinquina di cronometro ed ecco la svolta che non concretizza: Benatia controlla di braccio la palla in mezzo di de Roon dai trenta metri, il Var dice rigore ma Buffon intuisce la mossa di Gomez e glielo para in due tempi distendendosi alla sua sinistra. È il terzo penalty sbagliato dal Papu dopo quelli di Firenze e Liverpool. Al 29' Higuain riceve da De Sciglio e gira alto dal limite, un altro settebello e il terzino trova la sponda di Mandzukic per il sinistro di Matuidi di poco oltre il sette. Al 39' Toloi chiude il francese sull'ennesima apertura dalla destra, stavolta del tedesco, rifinita dall'assist di Alex Sandro.
La ripresa propone Ilicic falso nueve al posto di Cornelius. Gomez telefona subito a giro rientrando dal vertice sinistro, ma i nerazzurri non riescono mai a pungere davvero. Al ventesimo, dopo la staffetta Costa-Bernardeschi, un angolo di Pjanic regalato da Castagne e respinto di testa da Masiello innesca Alex Sandro, sul cui cross Berisha si esibisce in un tuffo in presa per le telecamere. Al 28' De Sciglio crossa per la testa di Mandzukic con la palla che si spegne a lato; scollinata la mezz'ora Gasperini fa uscire Cristante per l'esordiente Barrow ('98). Ilicic ci mette una girata stanca su cui Chiellini smorza facilmente, poi dentro anche Petagna per Gomez e Barzagli per Benatia. A due dal novantesimo l'ultima fiammata atalantina: il gambiano pesca Hateboer che si fa sbarrare la strada da Buffon, Alex Sandro respinge il tap-in di Freuler.
Milan Lazio: 0-0
Nessun gol, e nessuna polemica, nella sfida bis tra Milan e Lazio a San Siro, questa volta valida per l'andata di semifinale di Coppa Italia. Contrariamente alla prova di campionato di domenica scorsa, sono stati i laziali a dominare la prima parte dell'incontro sprecando una buona occasione con Immobile. Nella ripresa Milan più attivo, ma Donnarumma ha dovuto fare un miracolo ancora su Immobile prima che Calhanoglu sprecasse un pallone d'oro a due passi dalla porta dopo un colpo di testa di Cutrone. La finalista uscirà dalla partita di ritorno, il 28 febbraio all'Olimpico.
Quarto turno:
Torna in campo la Coppa Italia con il Quarto Turno, spezzettato in più appuntamenti che si disputeranno tra oggi, domani e giovedì. E la prima grande sorpresa arriva già nella prima gara della giornata, quella disputata alla Sardegna Arena tra un Cagliari schierato con numerose seconde linee e il Pordenone, attualmente quarto in classifica nel Girone B di Serie C: alla fine dei 90′, infatti, sono i Ramarri di Colucci a imporsi per 2-1, grazie al bel gol di Miguel Ángel Sainz-Maza nel primo tempo e al colpo di testa di Bassoli nella ripresa che annullano il momentaneo pareggio di Dessena. Ottima prestazione per i Ramarri, sempre in partita e spesso anche più pericolosi dei più quotati uomini di López, che salutano anzitempo la Coppa Italia. Sarà l’Inter, dunque, l’avversaria del Pordenone agli ottavi di finale.
Si esalta l’Udinese, che nel quarto turno di Coppa Italia distrugge il Perugia alla “Dacia Arena”: 8-3 il risultato di una partita dominata dai ragazzi di Oddo, in grande spolvero e sospinti dalla fame di gol di Maxi López: quattro gol, e solo quelli sarebbero bastati per superare gli umbri, che avevano anche iniziato bene la partita, per poi crollare sotto i colpi dei ragazzi di Oddo. In serata, Genoa di misura col Genoa: decide Migliore al 54′ minuto
Lazio - Fiorentina: 1-0 ( al 6' Lulic)
Milan - Inter : 1-0 (al 105' Cutrone)
Napoli - Atalanta:1-2
Juventus - Torino: 2-0
Quarto turno:
Torna in campo la Coppa Italia con il Quarto Turno, spezzettato in più appuntamenti che si disputeranno tra oggi, domani e giovedì. E la prima grande sorpresa arriva già nella prima gara della giornata, quella disputata alla Sardegna Arena tra un Cagliari schierato con numerose seconde linee e il Pordenone, attualmente quarto in classifica nel Girone B di Serie C: alla fine dei 90′, infatti, sono i Ramarri di Colucci a imporsi per 2-1, grazie al bel gol di Miguel Ángel Sainz-Maza nel primo tempo e al colpo di testa di Bassoli nella ripresa che annullano il momentaneo pareggio di Dessena. Ottima prestazione per i Ramarri, sempre in partita e spesso anche più pericolosi dei più quotati uomini di López, che salutano anzitempo la Coppa Italia. Sarà l’Inter, dunque, l’avversaria del Pordenone agli ottavi di finale.
Si esalta l’Udinese, che nel quarto turno di Coppa Italia distrugge il Perugia alla “Dacia Arena”: 8-3 il risultato di una partita dominata dai ragazzi di Oddo, in grande spolvero e sospinti dalla fame di gol di Maxi López: quattro gol, e solo quelli sarebbero bastati per superare gli umbri, che avevano anche iniziato bene la partita, per poi crollare sotto i colpi dei ragazzi di Oddo. In serata, Genoa di misura col Genoa: decide Migliore al 54′ minuto
QUARTO TURNO – RISULTATI
Cagliari-Pordenone 1-2 8′ Sainz-Maza (P), 19′ Dessena (C), 62′ Bassoli (P)
SPAL-Cittadella 0-2 14′ Aut. Konaté, 87′ Schenetti
Sampdoria-Pescara 4-1 2′ Kownacki (S), 9′ Ramírez (S), 31′ Caprari (S), 53′ Benali (P), 74′ Kownacki (S)
Sassuolo-Bari 2-1 34′ Falcinelli (S), 64′ Rig. Nenê (B), 90’+3′ Politano (S)
ChievoVerona-Hellas Verona 1-1 (4-5 d.c.r.) 8′ Pellissier (C), 34′ Fares (H)
Torino-Carpi 2-0 18′ Falqué, 32′ Belotti
Udinese-Perugia 8-3 17′ Danilo (U), 34′ e 63′ rig., 48′ e 71′ Maxi López (U), 40′ Lasagna (U), 45′ rig. Cerri (P), 54′ Bianco (P), 83′ Ingelsson (U), 86′ Jankto (U)
Genoa-Crotone 1-0 54′ Migliore
La Juventus ha vinto la Coppa Italia 2017-'18 battendo 4-0 in finale il Milan.
Il Milan dura un tempo poi lo strapotere della Juventus ha la meglio sui rossoneri, seppelliti 4-0 nella finale di Coppa Italia. Ci mette del suo anche Gigio Donnarumma, atteso nel derby generazionale contro Gigi Buffon: due suoi bruttissimi errori (sul secondo e terzo gol) spianano la strada ai bianconeri che incassano così il quarto 'doblete' consecutivo (anche se per lo scudetto è solo ormai una questione formale). Dopo un primo tempo equilibrato, con un'occasione per parte (una per Cutrone e una per il croato), nella ripresa lo spartito cambia al 56' con Benatia che sugli sviluppi di un corner beffa tutti. Ci si attende la reazione rossonera ma Donnarumma su tiro di D.Costa sbaglia la presa (61') col pallone che gli sfugge in rete. E' il tracollo perchè al 64' Gigio non trattiene un facile pallone regalandolo a Benatia per il 3-0. Il poker è servito al 76' e ci pensa Kalinic (subentrato a Cutrone) che di testa insacca nella propsia porta. Poi solo girandola di cambi in casa Juve e la meritata festa.
Juventus-Milan, finale di Coppa Italia: l'appuntamento è mercoledì 9 maggio alle 21 allo stadio Olimpico di Roma.
Sarà Antonio Damato, della sezione di Barletta, l'arbitro designato per dirigere la finale. I guardalinee saranno Di Fiore e Dobosz, quarto uomo Guida. Var e assistente var Irrati e Vuoto.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale i calciatori, i dirigenti e gli staff tecnici di Juventus e Milan. All'incontro sono intervenuti il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Presidente della Lega Serie A Gaetano Miccichè e i capitani delle squadre finaliste Gianluigi Buffon e Leonardo Bonucci.
'L'Italia non può essere una nazione mediocre e per questo ci affidiamo a una persona come lei', ha detto il capitano della Juventus, Buffon, parlando al Quirinale durante l'incontro col Presidente della Repubblica. "Dobbiamo avere fiducia in un futuro più prospero e migliore, lo meritiamo".
Semifinale
Atalanta - Juventus: 0-1
Milan - Lazio 0-0
Basta un guizzo di Higuain in un buon primo tempo contro un'Atalanta poco brillante alla Juventus per fare sua di misura la semifinale di andata di Coppa Italia, ma i bianconeri di Allegri devono erigere un monumento a Buffon che abbassa la saracinesca su tiro dal dischetto e su azione risultando decisivo da neo quarantenne in vena di prolungamento di una straordinaria carriera. Bastano un paio di minuti al Pipita per prendere le misure a una difesa di casa un po' statica impegnando Berisha defilato a sinistra e tre per insaccare bevendosi gli aspiranti marcatori - Masiello in primis - come birilli nella nebbia dopo aver recuperato palla sulla trequarti grazie al contrasto Khedira-de Roon.
All'ottavo Hateboer prende la linea di fondo per l'incornata stracca a campanile di Freuler, appena due giri di lancetta dopo la chiusura dell'olandese su Khedira servito da Douglas Costa in orizzontale. I bianconeri in kit giallo sembrano in pieno controllo, ma qualche break i nerazzurri se lo sanno concedere: al 18' la sovrapposizione lungo la catena di destra consente a Toloi di pescare in area Cornelius, murato nel suo tentativo da Pjanic. Una cinquina di cronometro ed ecco la svolta che non concretizza: Benatia controlla di braccio la palla in mezzo di de Roon dai trenta metri, il Var dice rigore ma Buffon intuisce la mossa di Gomez e glielo para in due tempi distendendosi alla sua sinistra. È il terzo penalty sbagliato dal Papu dopo quelli di Firenze e Liverpool. Al 29' Higuain riceve da De Sciglio e gira alto dal limite, un altro settebello e il terzino trova la sponda di Mandzukic per il sinistro di Matuidi di poco oltre il sette. Al 39' Toloi chiude il francese sull'ennesima apertura dalla destra, stavolta del tedesco, rifinita dall'assist di Alex Sandro.
La ripresa propone Ilicic falso nueve al posto di Cornelius. Gomez telefona subito a giro rientrando dal vertice sinistro, ma i nerazzurri non riescono mai a pungere davvero. Al ventesimo, dopo la staffetta Costa-Bernardeschi, un angolo di Pjanic regalato da Castagne e respinto di testa da Masiello innesca Alex Sandro, sul cui cross Berisha si esibisce in un tuffo in presa per le telecamere. Al 28' De Sciglio crossa per la testa di Mandzukic con la palla che si spegne a lato; scollinata la mezz'ora Gasperini fa uscire Cristante per l'esordiente Barrow ('98). Ilicic ci mette una girata stanca su cui Chiellini smorza facilmente, poi dentro anche Petagna per Gomez e Barzagli per Benatia. A due dal novantesimo l'ultima fiammata atalantina: il gambiano pesca Hateboer che si fa sbarrare la strada da Buffon, Alex Sandro respinge il tap-in di Freuler.
Milan Lazio: 0-0
Nessun gol, e nessuna polemica, nella sfida bis tra Milan e Lazio a San Siro, questa volta valida per l'andata di semifinale di Coppa Italia. Contrariamente alla prova di campionato di domenica scorsa, sono stati i laziali a dominare la prima parte dell'incontro sprecando una buona occasione con Immobile. Nella ripresa Milan più attivo, ma Donnarumma ha dovuto fare un miracolo ancora su Immobile prima che Calhanoglu sprecasse un pallone d'oro a due passi dalla porta dopo un colpo di testa di Cutrone. La finalista uscirà dalla partita di ritorno, il 28 febbraio all'Olimpico.
Quarto turno:
Torna in campo la Coppa Italia con il Quarto Turno, spezzettato in più appuntamenti che si disputeranno tra oggi, domani e giovedì. E la prima grande sorpresa arriva già nella prima gara della giornata, quella disputata alla Sardegna Arena tra un Cagliari schierato con numerose seconde linee e il Pordenone, attualmente quarto in classifica nel Girone B di Serie C: alla fine dei 90′, infatti, sono i Ramarri di Colucci a imporsi per 2-1, grazie al bel gol di Miguel Ángel Sainz-Maza nel primo tempo e al colpo di testa di Bassoli nella ripresa che annullano il momentaneo pareggio di Dessena. Ottima prestazione per i Ramarri, sempre in partita e spesso anche più pericolosi dei più quotati uomini di López, che salutano anzitempo la Coppa Italia. Sarà l’Inter, dunque, l’avversaria del Pordenone agli ottavi di finale.
Si esalta l’Udinese, che nel quarto turno di Coppa Italia distrugge il Perugia alla “Dacia Arena”: 8-3 il risultato di una partita dominata dai ragazzi di Oddo, in grande spolvero e sospinti dalla fame di gol di Maxi López: quattro gol, e solo quelli sarebbero bastati per superare gli umbri, che avevano anche iniziato bene la partita, per poi crollare sotto i colpi dei ragazzi di Oddo. In serata, Genoa di misura col Genoa: decide Migliore al 54′ minuto
Quarti di Finale
Lazio - Fiorentina: 1-0 ( al 6' Lulic)
Milan - Inter : 1-0 (al 105' Cutrone)
Napoli - Atalanta:1-2
Juventus - Torino: 2-0
OTTAVI DI FINALE (da disputarsi tra il 13/12 e il 20/12)
Juventus-Genoa: 2-0
Roma-Torino: 1-2
Atalanta-Sassuolo: 2-1
Napoli-Udinese 1-0
Milan-Hellas Verona 3-0
Inter-Pordenone 5-4 ai calci di rigore
Fiorentina-Sampdoria 3-2
Lazio-Cittadella 4-1
Juventus-Genoa: 2-0
Roma-Torino: 1-2
Atalanta-Sassuolo: 2-1
Napoli-Udinese 1-0
Milan-Hellas Verona 3-0
Inter-Pordenone 5-4 ai calci di rigore
Fiorentina-Sampdoria 3-2
Lazio-Cittadella 4-1
Quarto turno:
Torna in campo la Coppa Italia con il Quarto Turno, spezzettato in più appuntamenti che si disputeranno tra oggi, domani e giovedì. E la prima grande sorpresa arriva già nella prima gara della giornata, quella disputata alla Sardegna Arena tra un Cagliari schierato con numerose seconde linee e il Pordenone, attualmente quarto in classifica nel Girone B di Serie C: alla fine dei 90′, infatti, sono i Ramarri di Colucci a imporsi per 2-1, grazie al bel gol di Miguel Ángel Sainz-Maza nel primo tempo e al colpo di testa di Bassoli nella ripresa che annullano il momentaneo pareggio di Dessena. Ottima prestazione per i Ramarri, sempre in partita e spesso anche più pericolosi dei più quotati uomini di López, che salutano anzitempo la Coppa Italia. Sarà l’Inter, dunque, l’avversaria del Pordenone agli ottavi di finale.
Si esalta l’Udinese, che nel quarto turno di Coppa Italia distrugge il Perugia alla “Dacia Arena”: 8-3 il risultato di una partita dominata dai ragazzi di Oddo, in grande spolvero e sospinti dalla fame di gol di Maxi López: quattro gol, e solo quelli sarebbero bastati per superare gli umbri, che avevano anche iniziato bene la partita, per poi crollare sotto i colpi dei ragazzi di Oddo. In serata, Genoa di misura col Genoa: decide Migliore al 54′ minuto
QUARTO TURNO – RISULTATI
Cagliari-Pordenone 1-2 8′ Sainz-Maza (P), 19′ Dessena (C), 62′ Bassoli (P)
SPAL-Cittadella 0-2 14′ Aut. Konaté, 87′ Schenetti
Sampdoria-Pescara 4-1 2′ Kownacki (S), 9′ Ramírez (S), 31′ Caprari (S), 53′ Benali (P), 74′ Kownacki (S)
Sassuolo-Bari 2-1 34′ Falcinelli (S), 64′ Rig. Nenê (B), 90’+3′ Politano (S)
ChievoVerona-Hellas Verona 1-1 (4-5 d.c.r.) 8′ Pellissier (C), 34′ Fares (H)
Torino-Carpi 2-0 18′ Falqué, 32′ Belotti
Udinese-Perugia 8-3 17′ Danilo (U), 34′ e 63′ rig., 48′ e 71′ Maxi López (U), 40′ Lasagna (U), 45′ rig. Cerri (P), 54′ Bianco (P), 83′ Ingelsson (U), 86′ Jankto (U)
Genoa-Crotone 1-0 54′ Migliore
Stadio Olimpico 2 Giugno 2017
La Juventus ha vinto la Coppa battendo la Lazio 2-0:
La Juventus ha vinto la Coppa battendo la Lazio 2-0:
Il primo dei tre, possibili, trofei. Meglio non utilizzare la parola "Triplete" che, al momento, appartiene ad altri. Ma la Juve ne ha messo in bacheca un terzo. Il secondo potrebbe arrivare, Crotone permettendo, già domenica e poi sarebbero occhi e attenzioni tutte puntate sulla gara di Cardiff contro il Real Madrid. Perché la Juve ha dimostrato di saper reagire immediatamente alle sconfitte. Il ko dell'Olimpico contro la Roma poteva essere la classica buccia di banana su cui scivolare e, invece, la battuta d'arresto non ha lasciato scorie, soprattutto mentali. La squadra di Allegri ha ripreso il cammino vincente e si è aggiudicata la Coppa Italia, nessuna squadra era riuscita a conquistarla per tre volte di fila, dodicesimo trionfo nella sua storia.Il giallo Parolo
E nell'immediata viglia Simone Inzaghi ha dovuto fare i conti con il problema Parolo che ha abbandonato anzitempo il riscaldamento per un problema fisico, riacutizzatosi dpo una ventina di minuti dall'inizio della gara che lo ha costretto a uscire. Ma la Juve aveva già segnato il suo primo gol grazie a uno dei giocatori più decisivi dell'ultimo periodo. Dani Alves. Da destra verso sinistra: cross di Alex Sandro e piattone "sporco" incrociato del brasiliano che ha battuto Strakosha che già in precedenza era stato decisivo sugli attacchi bianconeri negando la gioia del gol a Dybala.L'uomo del destino.
La Lazio aveva cominciato bene, con un palo di Keita che aveva superato in velocità Bonucci, ha subito il gol del raddoppio proprio dal centrale bianconero. Sviluppo di un angolo dalla sinistra: tocco di Alex Sandro e piattone facile facile di Bonucci che ha blindato il match. Nei restanti minuti del primo tempo la Juve è rimasta in controllo, Marchisio e Rincon non hanno fatto rimpiangere gli assenti Khedira e Pjanic. La Lazio non ha quasi mai dato l'impressione di potersi rendere pericolosa dalle parti di Neto, la temuta coppia Immobile e Keita è stata costantemente disinnescata dalla retroguardia bianconera in un gioco di collaborazione con i centrocampisti i quali non hanno permesso ai colleghi laziali di servire a dovere gli attaccanti.
La reazione della Lazio nella ripresa
Anche nel match contro la Roma, la Juve aveva mollato la presa nel secondo tempo e l'avvio di ripresa da parte dei biancocelesti è stato sulla falsariga di quello dei giallorossi nello scorso match di campionato. Inzaghi ha giocato la carta Felipe Anderson e la Lazio ha ripreso un barlume di vivacità andando due volte vicina al gol prima con lo stesso brasiliano e poi con Immobile: bravo Neto in questa seconda occasione a metterci le mani. Alla Lazio va dato almeno il merito di averci provato nella ripresa con una Juve un po' rilassata. Luis Alberto ha calciato da fuori, ancora bravo Neto a parare. Keita ha sprecato una buonissima occasione calciando alto dal limite dell'area e ancora il vice Buffon ha neutralizzato una conclusione di Immobile che pochi minuti dopo ha fallito l'occasione di riaprire il match mandando alto di testa un pallone a pochi passi dalla linea di porta. Vince la Juve alla Lazio l'onore delle armi.
fonti varie
Le pagelle
Juventus: Neto 6.5; Barzagli 7, Bonucci 7, Chiellini 7, Alex Sandro 6.5; Rincon 6, Marchisio 6.5, Dani Alves 7.5, Dybala 7 (Lemina sv), Mandzukic 6.5, Higuain 6.
All. Allegri 7.
Lazio: Strakosha 7; Bastos 5,5 (Felipe Anderson 6), De Vrij 5 (Luis Alberto 5,5), Wallace 5, Basta 5,5; Parolo sv (Radu 5), Biglia 6, Milinkovic 6, Lulic 5,5; Keita 6, Immobile 5,5.
All. Inzaghi 5.
E nell'immediata viglia Simone Inzaghi ha dovuto fare i conti con il problema Parolo che ha abbandonato anzitempo il riscaldamento per un problema fisico, riacutizzatosi dpo una ventina di minuti dall'inizio della gara che lo ha costretto a uscire. Ma la Juve aveva già segnato il suo primo gol grazie a uno dei giocatori più decisivi dell'ultimo periodo. Dani Alves. Da destra verso sinistra: cross di Alex Sandro e piattone "sporco" incrociato del brasiliano che ha battuto Strakosha che già in precedenza era stato decisivo sugli attacchi bianconeri negando la gioia del gol a Dybala.L'uomo del destino.
La Lazio aveva cominciato bene, con un palo di Keita che aveva superato in velocità Bonucci, ha subito il gol del raddoppio proprio dal centrale bianconero. Sviluppo di un angolo dalla sinistra: tocco di Alex Sandro e piattone facile facile di Bonucci che ha blindato il match. Nei restanti minuti del primo tempo la Juve è rimasta in controllo, Marchisio e Rincon non hanno fatto rimpiangere gli assenti Khedira e Pjanic. La Lazio non ha quasi mai dato l'impressione di potersi rendere pericolosa dalle parti di Neto, la temuta coppia Immobile e Keita è stata costantemente disinnescata dalla retroguardia bianconera in un gioco di collaborazione con i centrocampisti i quali non hanno permesso ai colleghi laziali di servire a dovere gli attaccanti.
La reazione della Lazio nella ripresa
Anche nel match contro la Roma, la Juve aveva mollato la presa nel secondo tempo e l'avvio di ripresa da parte dei biancocelesti è stato sulla falsariga di quello dei giallorossi nello scorso match di campionato. Inzaghi ha giocato la carta Felipe Anderson e la Lazio ha ripreso un barlume di vivacità andando due volte vicina al gol prima con lo stesso brasiliano e poi con Immobile: bravo Neto in questa seconda occasione a metterci le mani. Alla Lazio va dato almeno il merito di averci provato nella ripresa con una Juve un po' rilassata. Luis Alberto ha calciato da fuori, ancora bravo Neto a parare. Keita ha sprecato una buonissima occasione calciando alto dal limite dell'area e ancora il vice Buffon ha neutralizzato una conclusione di Immobile che pochi minuti dopo ha fallito l'occasione di riaprire il match mandando alto di testa un pallone a pochi passi dalla linea di porta. Vince la Juve alla Lazio l'onore delle armi.
fonti varie
Le pagelle
Juventus: Neto 6.5; Barzagli 7, Bonucci 7, Chiellini 7, Alex Sandro 6.5; Rincon 6, Marchisio 6.5, Dani Alves 7.5, Dybala 7 (Lemina sv), Mandzukic 6.5, Higuain 6.
All. Allegri 7.
Lazio: Strakosha 7; Bastos 5,5 (Felipe Anderson 6), De Vrij 5 (Luis Alberto 5,5), Wallace 5, Basta 5,5; Parolo sv (Radu 5), Biglia 6, Milinkovic 6, Lulic 5,5; Keita 6, Immobile 5,5.
All. Inzaghi 5.
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