Il Football di Marcello Spadola: Sebastian Giovinco "La formica atomica"

 Da tre anni a questa parte Sebastian Giovinco sembra camminare sulle acque e a volte addirittura sembrerebbe che al suo arrivare le stesse si ritirino per favorirne il passaggio. Cosa sta accadendo al nostro


Sebastan Giovinco

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Seba da quando, liberatosi a parametro zero dalla Juventus è riuscito ad approdare al club canadese del Toronto nel gennaio 2015? E' da poco entrato nella piena maturità calcistica e l’impatto del talento di Giovinco, riconosciutogli peraltro e a pieni voti anche alla Juve e in Nazionale, con la Major League Soccer è stato quello di un cataclisma. Mi sembra, alla luce dei fatti, appropriato affermare che ci sia una Major League  pre-Giovinco e una post-Giovinco. Alla fine della sua prima stagione Seba ha vinto tutti i premi individuali possibili: classifica gol e assist, gol dell’anno, miglior debuttante della lega e, ovviamente, miglior giocatore della lega. E quest’anno le cose non accennano a poter cambiare.
La sua tecnica, la sua velocità e il suo complessivo talento, sono talmente superiori al contesto circostante che, quando Giovinco fa una delle sue giocate il mondo sembra sul punto di collassare ed esplodere invaso da una luce troppo forte.
Nel calcio, per come lo conosco, il caso di Giovinco è quasi unico. Parlo infatti di un giocatore che ha quel "Quid" in più evidente e originale, ma limiti fisici insuperabili ( 162 cm. x 59 kg.), che trasferitosi  negli Stati Uniti appena prima di finire nel tritacarne competitivo del nostro campionato, è diventato l'autore di gol e di giocate così fantasiose che sembrano effettuate dal miglior Diego Maradona.
La reazione ai "video" delle sue giocate è la stessa da tre anni e passa da uno stato di sorpresa ed eccitazione generica, che il più delle volte consiste nel capire che cosa abbia mai  fatto









Giovinco, per arrivare  alla demolizione del valore di quella giocata, perché eseguita in un contesto troppo poco competitivo.La giocata comunque esiste, autosufficiente e autoreferenziale nella sua straordinarietà. Esaminando attentamente la sua "classica"essa sicuramente fa perdere il valore alle altre, perché "sembra" eseguirla in mezzo a gente semplicemente "ubriaca". Come fa, mi chiedo, il tipo che subisce il tunnel ad essere così lento e impacciato? Per quanto Giovinco sia veloce, come è possibile che nessuno riesca a riprendergli il pallone dopo che se lo è allungato?! Forse il Seba è consapevole di giocare in mezzo a persone che non sono in pieno controllo delle proprie facoltà motorie, e quindi si azzarda a provare anche cose così difficili. "Svenire" davanti alle sue finte è una pratica abbastanza comune in Major League a quanto pare. La sua vita sembra si sia  trasformata in un interminabile sequenza di dribbling tra uomini inermi. Quanta libertà ha Giovinco nel Toronto? Ha una libertà del livello tipo "non passare la palla a nessuno", "proteggerla e provare un tunnel di tacco contro due giocatori". Perché ce l’ha? Ma è ovvio!! Perché gli riesce tutto.
Ci sono dei gol in cui i commentatori d'oltre Oceano ridono, e poi dicono “hai mai visto una cosa del genere?!”, esprimendo un dato di fatto. Giovinco sta portando gli americani su un territorio di talento che non avevano mai esplorato in vita loro.
Quando segna esulta mimando il gesto di andare in moto. È un’esultanza appropriata, perché è esattamente quello che fa quando parte in velocità solitaria contro le difese e salta tutti andando a duecento all’ora.
Ho guardato tantissime azioni di Giovinco, da quelle in cui il gol arriva a suggellare una splendida serpentina condita dì dribbling e tunnel, a quelle in cui fa assist per i compagni che altro non devono fare che depositare la palla in rete. La convinzione che sia attualmente giocatore tra i più forti del pianeta si fa in me sempre più strada. L’opinione pubblica nei suoi confronti ha uno strano atteggiamento. E' quasi disorientata, sembra dalla bellezza quasi perfetta delle giocate che Giovinco da alcuni anni sta sciorinando con regolare continuità che non trova, attualmente riscontro se non in Messi, la "Pulce " del Barcellona.
Ma a cosa ci si riferisce quando si parla di talento tecnico? Non forse alla capacità di colpire bene un pallone e di sottometterlo completamente alla propria volontà ? E allora guardando le giocate che arrivano da oltre Oceano, ho la certezza, che il talento di Giovinco non sia discutibile solo perché si esprime in un campionato meno competitivo. Suggerisco e invito a separare, in qualche modo, la qualità e la profondità di un talento dalla sua capacità di esprimersi in ogni situazione competitiva.
La realtà infatti è che, se è vero che è quasi sempre impossibile stabilire in quale misura il contesto aiuti la realizzazione di una grande giocata, è altrettanto vero che uno scarso livello competitivo non può sminuire in ogni caso l’originalità del talento .
E tu, "piccolo grande" Seba, che quel "contesto" così fortemente hai voluto perché tanto ti ha desiderato, continua pure, non ti stancare mai di deliziare con le tue originali e imprevedibili giocate tutti gli sportivi che il bel calcio amano.
fonti varie
Marcello Spadola

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