Il Cerebro connesso: Il Pianeta connesso
5 miliardi di persone nel mondo, le connessioni mobili sono 8 miliardi, più connessioni che anime. Il 65% dell'umanità è on line e aumenta sempre di più, anche se in maniera disuguale. Questi sono i dati che emergono dal rapporto Cisco, il mondo disegnato dalla rete. E questo è il tema su cui impegnarsi, il nodo su cui filosofi, sociologi, politici, devono concentrarsi, il punto da cui partire per analizzare e comprendere la rivoluzione della socialità e delle relazioni. Il futuro è un vero Olimpo di opportunità e profondi cambiamenti che costringeranno a ripensare il nostro rapporto con la rete.
Business, soluzioni, velocità, potere, superficialità, perdita di valori, distacco. Queste sono le prime cose quando si pensa all'Internet di domani. Ogni parola è oggi un tema, delineato e materia di costante confronto, ma domani la questione sarà così ampia e profonda da non essere più nemmeno discussa, ma vissuta in una assuefatta quotidianità. La mancanza di una lucida visione sugli effetti che nella nostra vita reale avrà la strada intrapresa è così complessa da generare trascuratezza. L'uomo è una specie strana, vive in un'inerzia fatalista e si guarda attorno, nel buio di limiti e incomprensioni, dimenticando
IoT, Smart Cities, Big Data, Augmented Reality... macchine che interrogano la rete ragionando come gli uomini, Cyber Security, ologrammi, Autonomous car, social network e iper-comunicazione nelle mura di casa; sono tutte cose che navigano a vista, quello che rimane offuscato è come le useremo. Internet diventerà sempre più una macchina per il controllo nelle mani dell'uomo e i danni che egli farà con essa non saranno diversi da quelli già fatti e che continuerà a fare con la "gestione" della natura. Internet diverrà invisibile nelle nostre vite, radicata come il concetto di acqua o energia elettrica e sarà così potente da creare guerre in ogni contesto politico, sociale ed economico.
Chi in queste parole vede pessimismo e non realismo allora deve fermarsi e capire qualcosa che seppur di non facile lettura rimane fondamentale per disegnare un futuro migliore di tutti. La mattina non serve alzarsi dal letto e correre ad occhi chiusi verso il nulla.
Bill Gates stesso in un'intervista di alcuni anni fa spiegava: "Le cose importanti della vita sono altre. Quelle basilari, legate alla sopravvivenza e alla salute, soprattutto dei più piccoli. L'idea che molti supermanager delle big company del web hanno dell'importanza della Rete come 'priorità' del mondo non può che essere uno scherzo"
fonti varie
Marcello Spadola.
Business, soluzioni, velocità, potere, superficialità, perdita di valori, distacco. Queste sono le prime cose quando si pensa all'Internet di domani. Ogni parola è oggi un tema, delineato e materia di costante confronto, ma domani la questione sarà così ampia e profonda da non essere più nemmeno discussa, ma vissuta in una assuefatta quotidianità. La mancanza di una lucida visione sugli effetti che nella nostra vita reale avrà la strada intrapresa è così complessa da generare trascuratezza. L'uomo è una specie strana, vive in un'inerzia fatalista e si guarda attorno, nel buio di limiti e incomprensioni, dimenticando
troppo spesso di accendere la luce.
Internet è uno strumento che non aiuterà l'uomo a sopravvivere a se stesso ma lo illuderà sempre più di un potere inesistente e di una mancanza di valori assai grande. Il buono che Internet possiede non è grande quanto il suo lato oscuro dal momento che quest'ultimo viene da noi stessi costantemente e diabolicamente evoluto. Esattamente come nella realtà di tutti i giorni, dove sono in pochi a portare avanti la parte bella, leale e positiva della vita. Quelle poche anime pie, con il tempo, verranno indotte a mollare, ormai logore dal remare contro vento e diminuite di numero e forza e molte di esse verranno inglobate dal lento andare a male delle cose a partire dalla perdita delle proprie tradizioni, sino alla velocità con cui si apre la bocca e si esprime con superficialità disarmante il proprio pensiero, per poi ritrattarlo, dimenticarlo, cancellarlo, offuscati sempre più da un tempo dove non c'è tempo per rimanere onesti. Da una stretta di mano mancata a favore di una call su Skype a un tramonto perso per scrivere un post rivolto a like e finta fama. Dalla cecità di farsi un video al giorno su concetti ovvi e scontati illudendosi di insegnare senza percepire il lento e gustoso sorriso di una partner che se ne va o quello di un amico autentico che da piccolo giocava con te a nascondino. "Il doppio volto di Facebook: da carezza infame a strumento geniale"è sicuramente da leggere. E poi malattie come Blue Whale, "giochi" assurdi di un'era nella quale troppi valori sono andati persi. In tutto questo c'è una costante che resta accesa e meno utopica di quanto si pensi, ovvero che la gente ha voglia di vivere la propria vita serena. Le variabili contrarie però sono cresciute a dismisura da perdersi all'orizzonte di ogni fine giornata.IoT, Smart Cities, Big Data, Augmented Reality... macchine che interrogano la rete ragionando come gli uomini, Cyber Security, ologrammi, Autonomous car, social network e iper-comunicazione nelle mura di casa; sono tutte cose che navigano a vista, quello che rimane offuscato è come le useremo. Internet diventerà sempre più una macchina per il controllo nelle mani dell'uomo e i danni che egli farà con essa non saranno diversi da quelli già fatti e che continuerà a fare con la "gestione" della natura. Internet diverrà invisibile nelle nostre vite, radicata come il concetto di acqua o energia elettrica e sarà così potente da creare guerre in ogni contesto politico, sociale ed economico.
Chi in queste parole vede pessimismo e non realismo allora deve fermarsi e capire qualcosa che seppur di non facile lettura rimane fondamentale per disegnare un futuro migliore di tutti. La mattina non serve alzarsi dal letto e correre ad occhi chiusi verso il nulla.
Bill Gates stesso in un'intervista di alcuni anni fa spiegava: "Le cose importanti della vita sono altre. Quelle basilari, legate alla sopravvivenza e alla salute, soprattutto dei più piccoli. L'idea che molti supermanager delle big company del web hanno dell'importanza della Rete come 'priorità' del mondo non può che essere uno scherzo"
fonti varie
Marcello Spadola.
Commenti
Posta un commento