Il Cerebro connesso: I pionieri del Web

Apparentemente bizzarro, un sistema di conteggio basato solamente su due numeri è invece capace di semplificare gran parte delle operazioni, in particolare la divisione: vantaggi che vennero ben individuati per la prima volta da Leibniz e successivamente da George Boole, tanto da trasformare la matematica costituita solo da 0 e 1 nella 'lingua' utilizzata oggi per i computer. Mentre noi infatti per contare ed eseguire semplici calcoli, comunemente utilizziamo il classico sistema decimale il quale, a sua volta, per poter rappresentare i diversi numeri, utilizza dieci cifre da 0 a 9 i computer per contare ed eseguire complicati calcoli, ma non solo, utilizzano invece un altro sistema che prende il nome di sistema binario, proprio perché quest’ultimo è costituito da due soli simboli: 0 ed 1. Il computer, infatti, prima converte ad esempio un numero, un simbolo o una parola in questo sistema binario, poi esegue i dovuti calcoli, e infine, una volta convertiti i risultati dal sistema binario al sistema decimale, restituisce le parole, le immagini, i video, i suoni, e in generale, qualsiasi altra tipologia di informazione necessaria.



Federico Faggin il fisico italiano che ha inventato il microchip,
del touchpad e del touchscreen



Timothy John Berners-Lee l'inventore del Web


Il sistema dei numeri binari è quindi la "Lingua'" matematica alla base dei computer che sembra, secondo quanto scoperto da un gruppo di ricerca dell'università norvegese di Bergen,venisse utilizzato da una popolazione non tecnologica di semplici pescatori della Polinesia francese secoli prima dei Personal computer. Per semplificare i conteggi i pescatori utilizzavano una ben strutturata aritmetica binaria perfettamente fusa con la più 'tradizionale' struttura decimale. L'invenzione di un sistema binario, sviluppato in Europa solo a partire del '700 con gli studi del filosofo e matematico Gottfried Leibniz, attesta i progressi possibili in matematica anche in assenza di una notazione rigorosa e mette in evidenza il ruolo della cultura per l'evoluzione della diversità e nella cognizione numerica. Se, come abbiamo appreso, conosciamo la "lingua"parlata dai computer, la risposta alla legittima domanda se hanno un cervello ce l'ha data uno scienziato italiano: Federico Faggin. Il fisico vicentino è colui che non solo ha dato il cuore ai computer, in modo figurato s'intende, avendo speso una vita intera a studiarli e migliorarli ma ha progettato e costruito il primo microprocessore, il minuscolo cervello di chip che li fa funzionare.
La sua invenzione,"Un'unità centrale di grande affidabilità ad alta velocità" come lui stesso l'ha definita è stata un tale pilastro per il progresso umano da valergli la medaglia Nazionale per "La tecnologia e l'innovazione" che l'ex  Presidente degli Stati Uniti Obama gli ha messo al collo con questa motivazione "Per l'impatto significativo sull'economia globale e la vita quotidiana delle persone". Negli anni 80' inoltre ha perfezionato e lanciato sul mercato il "touchpad" e il "touchscreen" ovvero le vie principali con cui interagiamo con i nostri dispositivi fissi e mobili. I Pionieri del web, tra i quali è annoverato anche Federico Faggin, ci hanno consegnato uno strumento di comunicazione futuristico e dal potenziale devastante. Un ponte spazio-temporale impensabile fino a mezzo secolo fa, quando, tanto per intenderci, in certi uffici con aria altezzosa rimarcavano il gap tecnologico con ci mandi pure un fax. La rivoluzione della tripla w è iniziata in sordina. Prima tra gli addetti ai lavori, poi nei forum, passando per le mail controllate una volta alla settimana per i fortunati che avevano in ufficio una connessione, i canali social, gli e-commerce, i Pokemon Go… Grazie a questi pionieri il web oggi non è minimizzabile a un semplice strumento per scambiare dati a bit-rate sempre più elevati altrimenti tanto vale usare un fax! Alcuni di loro sono stati vere e proprie pietre miliari come Tim Berners - Lee ricercatore inglese che ambiva creare uno spazio accessibile a tutti dove fosse altrettanto semplice acquisire e condividere informazioni. Nove anni dopo da questi presupposti nascerà il World Wide Web come sistema di condivisione di informazioni al servizio della comunità scientifica. Il 6 agosto del 1991 viene messo online il primo sito internet info.cern.ch. Timothy John Berners-Lee è considerato una delle persone più importanti del secolo scorso e continua tutt’oggi a portare avanti le sue ricerche per un web sempre più intelligente. Hakon Wium-Lie norvegese ha lavorato al fianco di Tim Berners-Lee. È l’inventore dei CSS Cascading Style Sheets, i fogli di stile a cascata, un linguaggio di formattazione per organizzare e rendere più comprensibili i contenuti delle pagine HTML. Brendan EichBrendan Eich è uno di quegli esempi di come lavorando in sordina si possono fare grandi cose. Il programmatore americano definito dal New York Times un genio mezzo artista e mezzo hacker in soli 10 giorni sviluppò un linguaggio di scripting chiamato originariamente Mochan e successivamente rinominato JavaScript. Senza il suo apporto il web oggi sarebbe un posto più triste e poco interattivo. Nel 1998 Eich fu uno dei cofondatori del progetto Mozilla da cui vide la luce in seguito il browser web Firefox, Ray Tomlinson l'inventore delle email entra a far parte della Internet Hall of Fame nel 2012, Ward Cunningham è un programmatore statunitense padre del Wiki ossia dell’approccio collaborativo delle piattaforme web che permette agli utenti di apportare modifiche e arricchire i contenuti online. Phil Zimmerman ingegnere specializzato nella crittografia e nella sicurezza dei dati, è il creatore di Pretty Good Privacy, software per l’invio di email criptate, David Axmark a lui si deve oggi la diffusione capillare di siti internet che fanno uso di database.grazie  alla creazione del software libero MySQL. La maggior parte dei Content Management System CMS più diffusi al mondo, WordPress, Joomla e Drupal, e molti altri portali tra cui Facebook, Twitter e YouTube infatti nascono con questo sistema di gestione del database.Noi italiani siamo stati i quarti al mondo a collegarci a Internet, dopo Norvegia, Regno Unito e Germania Ovest e come è avvenuto l'ha raccontato Antonio Blasco Bonito che assieme a Stefano Trumpy e Luciano Lenzini  costituiva il gruppo di tre cervelloni del Cnuce protagonisti dell’impresa. “Ero solo davanti al PDP 11 (una delle celebri macchine costruite dalla Digital Equipment Corporation, Dec, pionieristica industria del settore informatico, Ndr),ha detto  nel  raccontare  i momenti della prima connessione intercontinentale con gli Usa. Solo ed  emozionato con al mio fianco il router “Butterfly”che  il ministero della Difesa americano ci aveva fatto pervenire». Dal nostro terminale inviai un ping, una richiesta di risposta al computer che si trovava negli Stati Uniti. Dopo aver rimbalzato, via satellite, da Fucino (Abruzzo) a Roaring Creek (Pennsylvania) e ritorno, il segnale tornò indietro, con un “OK”. L’esperimento era riuscito”. Il CNUCE aveva appena collegato l’Italia a Internet. Era il 30 Aprile 1986 e la prima mail era stata spedita dal Cnr di Pisa. Il web in Italia, dunque, l'anno scorso ha festeggiato i suoi primi trent'anni. Auguri!!.
Un "Grazie" speciale infine a Tim Berners-Lee perchè senza di lui il mondo in cui viviamo non sarebbe mai stato lo stesso. Magari sarebbe stato migliore, chissà; sicuramente sarebbe stato meno interconnesso e un filino meno globalizzato. Sia come sia, sarebbe stato un altro mondo. Se voi tutti, oggi, siete in grado di leggere questo articolo, se siete in grado di essere iscritti ai social network, se potete fare ricerche su Google e leggere articoli enciclopedici su Wikipedia, lo dovete a lui. È grazie a Sir Timothy John "Tim" Berners-Lee che tutti noi possiamo navigare nel Web, riuscendo a visualizzare siti e foto, vedere filmati e ascoltare musica.
fonti varie
Marcello Spadola

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