Il Football di Marcello Spadola: Ilija Nestorovski la parola al protagonista
Ilija Nestorovski nasce a Prilep in Macedonia pochi mesi prima di Italia ’90 e comincia a giocare nel Pobeda, la squadra della sua città. A 16 anni viene aggregato in prima squadra dove resta per quattro anni segnando quasi un gol ogni due partite. Le sue buone prestazioni lo portano a giocare in Repubblica Ceca nello Slovacko e nel Viktoria Zizkov prima del ritorno in patria, tesserato dal Metalurg. Nel 2013 viene acquistato dall’Inter Zapresic in Croazia e qui esplode letteralmente conquistando per tre stagioni consecutive il titolo di capocannoniere del campionato, due volte nella Druga HNL, Serie B croata e poi, dopo la promozione, anche nella Prva Liga. In totale con i croati segna 69 gol in 90 partite. Numeri che ingolosiscono il Palermo che decide di puntare sull’attaccante mancino. La prima stagione in rosanero è soddisfacente a livello di marcature: 11 in 37 partite, ma si chiude con la retrocessione, che Nestorovski vuole dimenticare in fretta…
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Lo scorso anno, malgrado il Palermo faticasse, Ilija Nestorovski non ci ha messo molto a farsi apprezzare dagli addetti ai lavori a farsi temere dalle difese. L’attaccante già nello scorso mercato invernale aveva ricevuto delle offerte, replicate poi in estate. Ma ha scelto di rimanere in Sicilia, a Palermo. Prima stagione in B della tua carriera. Che idea ti sei fatto del campionato? Ecco cosa confida in una intervista: «E’ un campionato molto difficile, ricco di giovani talenti e giocatori esperti. Non bisogna mai sottovalutare nessuna squadra.» Le differenze C’è molta differenza con la A? «La Serie A è più tecnica mentre la B è più fisica, in ogni caso sono due campionati di tutto rispetto, del resto parliamo dei due principali tornei italiani.»
Hai scelto di restare in Sicilia nonostante le tante offerte e sei diventato il capitano... che rapporto hai con Palermo? «Sono felice di essere a Palermo e lo è anche la mia famiglia. Qui si vive bene, c’è il sole, il mare e la gente ci fa sentire il suo calore.Sono orgoglioso di essere il capitano di questa grande squadra»«Serie A o B per un attaccante non fa differenza, l’unica cosa che conta é fare gol per la squadra.»
Vi pesa o è uno stimolo in più essere la squadra favorita? «Non so se siamo la squadra favorita, di sicuro abbiamo un unico obiettivo, tornare immediatamente in Serie A e vogliamo raggiungerlo a ogni costo, con determinazione e tanta umiltà. Ogni settimana scendiamo in campo pensando a questo.» Le più forti Quali saranno le altre squadre che vi daranno filo da torcere per la promozione? «Sono tante le squadre che come noi lottano per salire in serie A, vedo bene il Frosinone e l’Empoli.»
La sorpresa di questo campionato? «Il Venezia di Pippo Inzaghi.»
Sei già vicinissimo a superare il numero di gol dello scorso anno... come ti trovi con le difese di B? «Serie A o Serie B per un attaccante non fa differenza, l'unica cosa che conta é fare gol per la squadra.» Voglia di vincere Il Palermo quest’anno che squadra è? «Siamo un grande gruppo unito con alle spalle un allenatore molto preparato come Tedino e un patron, Maurizio Zamparini, che non ci fa mancare nulla. Da noi calciatori fino ai magazzinieri, tutti insieme vogliamo tornare subito in Serie A e ogni giorno lavoriamo duro per riuscirci.»
Recentemente hai avuto modo di affrontare l’Italia. Che idea di sei fatto della situazione? Avrebbe meritato di andare ai mondiali? «L’Italia è da sempre una delle squadre più forti al mondo, è un peccato che non potrà andare al Mondiale, ma sicuramente il riscatto sarà immediato.»
Obiettivi e sogni per la stagione? «Come già detto, ho in testa soltanto due traguardi: tornare subito in Serie A con il Palermo e segnare tanti gol per contribuire a raggiungere l’obiettivo e per poter festeggiare con i nostri tifosi.»
fonti varie
Marcello Spadola
Ilija Nestorovski |
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Lo scorso anno, malgrado il Palermo faticasse, Ilija Nestorovski non ci ha messo molto a farsi apprezzare dagli addetti ai lavori a farsi temere dalle difese. L’attaccante già nello scorso mercato invernale aveva ricevuto delle offerte, replicate poi in estate. Ma ha scelto di rimanere in Sicilia, a Palermo. Prima stagione in B della tua carriera. Che idea ti sei fatto del campionato? Ecco cosa confida in una intervista: «E’ un campionato molto difficile, ricco di giovani talenti e giocatori esperti. Non bisogna mai sottovalutare nessuna squadra.» Le differenze C’è molta differenza con la A? «La Serie A è più tecnica mentre la B è più fisica, in ogni caso sono due campionati di tutto rispetto, del resto parliamo dei due principali tornei italiani.»
Hai scelto di restare in Sicilia nonostante le tante offerte e sei diventato il capitano... che rapporto hai con Palermo? «Sono felice di essere a Palermo e lo è anche la mia famiglia. Qui si vive bene, c’è il sole, il mare e la gente ci fa sentire il suo calore.Sono orgoglioso di essere il capitano di questa grande squadra»«Serie A o B per un attaccante non fa differenza, l’unica cosa che conta é fare gol per la squadra.»
Vi pesa o è uno stimolo in più essere la squadra favorita? «Non so se siamo la squadra favorita, di sicuro abbiamo un unico obiettivo, tornare immediatamente in Serie A e vogliamo raggiungerlo a ogni costo, con determinazione e tanta umiltà. Ogni settimana scendiamo in campo pensando a questo.» Le più forti Quali saranno le altre squadre che vi daranno filo da torcere per la promozione? «Sono tante le squadre che come noi lottano per salire in serie A, vedo bene il Frosinone e l’Empoli.»
La sorpresa di questo campionato? «Il Venezia di Pippo Inzaghi.»
Sei già vicinissimo a superare il numero di gol dello scorso anno... come ti trovi con le difese di B? «Serie A o Serie B per un attaccante non fa differenza, l'unica cosa che conta é fare gol per la squadra.» Voglia di vincere Il Palermo quest’anno che squadra è? «Siamo un grande gruppo unito con alle spalle un allenatore molto preparato come Tedino e un patron, Maurizio Zamparini, che non ci fa mancare nulla. Da noi calciatori fino ai magazzinieri, tutti insieme vogliamo tornare subito in Serie A e ogni giorno lavoriamo duro per riuscirci.»
Recentemente hai avuto modo di affrontare l’Italia. Che idea di sei fatto della situazione? Avrebbe meritato di andare ai mondiali? «L’Italia è da sempre una delle squadre più forti al mondo, è un peccato che non potrà andare al Mondiale, ma sicuramente il riscatto sarà immediato.»
Obiettivi e sogni per la stagione? «Come già detto, ho in testa soltanto due traguardi: tornare subito in Serie A con il Palermo e segnare tanti gol per contribuire a raggiungere l’obiettivo e per poter festeggiare con i nostri tifosi.»
fonti varie
Marcello Spadola
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